DESCRIZIONE
A volte le parole non bastano.
E allora servono i colori, le forme, i profumi.
Ma nulla riesce a esprimere appieno la meraviglia della vita che nasce,
l’emozione della madre Carabiniere che stringe forte il suo piccolo nel più classico e protettivo abbraccio,
la commozione della donna Carabiniere, elegante e fiera nella sua gloriosa divisa, che non esita a sedersi su di un ponte a strapiombo, per salvare una donna in procinto di compiere un gesto estremo e consegnarla all’affetto dei suoi figli.
È il 2000 l’anno che, aprendo la carriera militare anche al personale femminile, ha di fatto spalancato le porte dell’Arma alle donne che, dividendosi tra collega, amica, sorella, moglie e madre, si trovano a conciliare, con non poche difficoltà, professione e famiglia.
C’è un momento nella vita di una donna che segna un passaggio importante, un momento che la arricchisce, quello in cui una donna diventa madre. È allora che la carabiniere donna è chiamata a svolgere un nuovo e più complesso ruolo, quello della carabiniere Madre.
Al credo di fedeltà del giuramento fatto alla bandiera Italiana, al Paese, la donna Carabiniere è chiamata a conciliare l’amore incondizionato per il figlio che potrà guardare la sua mamma in divisa, orgoglioso e fiero dello straordinario ruolo sociale che i Carabinieri svolgono per gli altri.
Solo chi indossa la nostra divisa e veste la nostra passione con senso di responsabilità, può comprendere l’orgoglio di essere donne e uomini al servizio del Paese.